A Collevalenza il pellegrino è chiamato a vivere un’esperienza che coniuga il cammino spirituale con l’immersione nella meravigliosa natura della collina umbra: la Via Crucis.
Un percorso sorprendente in cui le quattordici stazioni si sviluppano su un itinerario che abbraccia circa un chilometro, tutto avvolto nella vegetazione che contribuisce a creare un’atmosfera particolarmente adatta alla meditazione.

Le quattordici stazioni sono state volute in questo modo dalla stessa Madre Speranza che ne ha suggerito anche i contenuti. Basti pensare che il percorso comincia con la prima stazione dedicata all’Ultima Cena.
I pellegrini possono scegliere di percorrere la Via Crucis la sera, quando è buio, per godere dell’illuminazione che rende il cammino particolarmente suggestivo e affascinante.

VIA CRUCIS... IN CAMMINO VERSO LA VITA
SULLA VIA DELL'AMORE

L'ultima cena di Gesù - Eucaristia

I Stazione

VIA CRUCIS I stazione

Per elevare il nostro cuore a Dio non occorrono ragionamenti: ci può bastare la convinzione che Dio è nostro padre.

FIRMA Madre Speranza

L'agonia di Gesù nell'orto del Getzemani

II Stazione

VIA CRUCIS II stazione

Il vero amore si alimenta di donazione; lo stesso soffrire diventa dolce quando si ama.

FIRMA Madre Speranza

Gesù è flagellato

III Stazione

VIA CRUCIS III stazione

Voglio cercare di prepararmi a portare con pazienza e con gioia e solo per amore a Dio le fatiche, le tribolazioni, le persecuzioni.

FIRMA Madre Speranza

Gesù è condannato a morte: mettono la croce sulle sue spalle

IV Stazione

VIA CRUCIS IV stazione

Accettiamo con amore la croce: ne sentiremo meno il peso.

FIRMA Madre Speranza

Gesù incontra sua madre

V Stazione

Dove c'è una madre si può dire che non ci sono più pene insopportabili. Per questo il buon Gesù ci ha dato sua Madre.

FIRMA Madre Speranza

Gesù è aiutato dal cireneo a portare la croce

VI Stazione

Quando incontri un uomo sotto il peso del dolore fisico o morale, non tentare di porgergli un aiuto o una parola buona senza avergli dato prima uno sguardo di tenerezza e compassione

FIRMA Madre Speranza

Gesù parla alle pie donne

VII Stazione

VIA CRUCIS VII stazione

Dobbiamo avere una grande fiducia nel perdono del Signore; come il figlio prodigo, buttiamoci nelle braccia di Dio, padre buono.

FIRMA Madre Speranza

Gesù cade a terra schiacciato dal peso della croce

VIII Stazione

 

Anche la persona che fosse caduta nel più profondo abisso di peccati può salvarsi, perché anche là la seguono l'Amore e la Misericordia del suo Dio.

FIRMA Madre Speranza

Gesù è spogliato delle sue vesti

IX Stazione

 

Aiutaci, Gesù mio, a spogliarci di quanto in noi a te dispiace.

FIRMA Madre Speranza

Gesù viene inchiodato sulla croce

X Stazione

Ogni persona dovrebbe cercare solo quello che piace a Dio e procurare di non offenderlo, non per paura, ma per amore filiale.

FIRMA Madre Speranza

Gesù muore in croce

XI Stazione

VIA CRUCIS XI stazione

Non è degno del Vangelo chi non è disposto a lasciarsi umiliare come il chicco di grano che, per dar vita a molti altri chicchi, si nasconde sotto terra, marcisce e muore.

FIRMA Madre Speranza

Gesù è deposto tra le braccia di sua madre

XII Stazione

L'anima non può possedere Gesù se non attraverso Maria; Ella intercede come Mediatrice tra suo Figlio e coloro che La invocano.

FIRMA Madre Speranza

Gesù è deposto nel sepolcro

XIII Stazione

 

Fa, o Gesù mio, che i nostri cuori non siano mai per te un sepolcro di fredda roccia ma tabernacoli viventi.

FIRMA Madre Speranza

La resurrezione di Gesù

XIV Stazione

VIA CRUCIS XIV stazione

La fede ci svelerà l'orizzonte infinito del tempo e dell'eternità; ci indicherà il traguardo felice della nostra vita e ci sosterrà con la speranza di arrivare a Dio.

FIRMA Madre Speranza

Le immagini riproposte sono quelle delle diverse stazioni della Via Crucis che si snoda lungo i pendii del colle su cui sorge il Santuario dell'Amore Misericordioso.
L'imponente Via Crucis si noda all'aperto per circa un chilometro e ci ripropone il mistero dell'amore di Dio per ogni uomo in modo da impressionare i nostri sensi e la nostra immaginazione.

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