Il Santuario di Collevalenza è opera dell’architetto spagnolo Julio Lafuente. Attraverso la sua architettura ha saputo tradurre in arte le convinzioni che hanno mosso e guidato il pensiero e la vita di Madre Speranza.

LA CAPPELLA DEL CROCIFISSO

La Cappella è un ardito edificio moderno, semplice e suggestivo, progettato come un aereo pronto al decollo. Il Crocifisso, nella cabina di pilotaggio, accoglie il visitatore con le Sue grandi braccia spalancate, guarda serenamente ed esorta alla confidenza e alla fiducia di lasciarsi condurre dove Lui vorrà.
Parla di amore il rosso del preziosissimo rivestimento dell’abside: si tratta di padouck, un legno tropicale dalla calda tonalità.
Il Crocifisso è una scultura lignea policroma, opera dell’artista Cullot Valera. È l’immagine che rappresenta Gesù Amore Misericordioso.
La croce ricorda il sacrificio del calvario; l’ostia bianca il quotidiano rinnovamento di quel sacrificio sull’altare.
La croce è issata su un globo, il mondo, che sorregge anche una corona regale e un libro aperto, il vangelo. Sul libro c’è scritto: "Amatevi gli uni gli altri come Io vi ho amato"" e sul cuscino che regge la corona c’è scritto: "Sei, o Cristo, il Re della gloria".
Sul petto si scorge il cuore, rosso e sormontato da una scritta: Charitas

MARIA MEDIATRICE

Maria è Mediatrice di Misericordia, tramite tra l’uomo e Dio Padre. Madre Speranza amava ricordare che “Lei è sempre al nostro fianco per portare il carico più pesante”.
Il suo quadro si trova in una delle cappelle della Basilica. È opera del pittore Elis Romagnoli. La Madonna è con le braccia aperte nella richiesta di misericordia per l’umanità. Lei accoglie nel suo cuore immacolato Gesù, rappresentato dall’Ostia che poggia sul giglio.
Piena di Spirito Santo, schiaccia la testa del maligno, segno della vittoria del bene (l’arcobaleno) sul male del mondo simboleggiato dal serpente.

IL CAMPANILE

L’amore di Dio, espresso nel Crocifisso dell’Amore Misericordioso, vuole essere gridato agli uomini del mondo intero, tanto che i tonavoce sono diretti verso i quattro punti cardinali.
L’idea dominante espressa dal campanile alto 45 metri, è quella di una croce, ma anche di quattro chiavi che svettano verso il Cielo, come ad aprire le porte del Paradiso.
Le 5 campane sono dedicate a Maria SS. Del Pilar, Madonna della Speranza, San Giuseppe, Maria SS. Mediatrice, Cristo Re Amore Misericordioso.
Quest’ultima è la più grande e pesa 50 quintali.

SAN GIOVANNI PAOLO II AL SANTUARIO

Voglio dirvi un'altra cosa. La notte scorsa mi è stato anche detto che "un giorno, il Vicario di Cristo verrà in visita al Santuario".

Un pellegrino speciale

Il 22 novembre 1981, Giovanni Paolo II ha realizzato il suo primo viaggio apostolico dopo l’attentato del 13 maggio in Piazza San Pietro, recandosi a Collevalenza.
Il Papa, giunto in elicottero sul piazzale del Santuario, ha saluto le autorità, ha vissuto un momento di preghiera davanti al Crocifisso, ha tenuto un discorso alla Famiglia Religiosa, ha ossequiato Madre Speranza, ha rivolto una esortazione agli ammalati, ha celebrato la Santa Messa sulla Piazza, a cui hanno fatto seguito l’Angelus e il pranzo fraterno.
Nei suoi vari interventi ha invocato più volte l’Amore Misericordioso.
Giovanni Paolo II ha avuto gesti di profonda e affettuosa venerazione verso la persona di Madre Speranza, più eloquenti di mille parole: più volte si è chinato benevolmente su di lei, baciandola.

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